E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Alberi e piante da frutto. Come sceglierle


Le piante da frutto possono essere coltivate anche in giardino dove, oltre a offrire il piacere di gustare la frutta appena colta dall'albero, hanno anche un ruolo decorativo, sia per la fioritura sia per il colore del fogliame autunnale. Richiedono però cure attente e puntuali. La coltivazione di alberi e piante da frutto non richiede grandi estensioni di terreno. Un pesco, un ciliegio, un susino o un melo possono trovare posto anche in un piccolo giardino, così come una pergola di vite o un cespuglio di ribes o di uva spina. Ci sono però delle regole generali da seguire per la loro coltivazione. Vediamole insieme.


L'esposizione e il terreno. 
In genere gli alberi da frutto richiedono posizioni molto luminose, in terreni di medio impasto, ricchi di sostanza organica e ben drenati. Il terreno va quindi preparato accuratamente prima della messa a dimora, con lavorazioni il più possibile profonde e aggiunta di una buona quantità di sostanza organica (da 30 a 80g/mq di stallatico ben maturo) e di fertilizzanti ternari complessi da porre direttamente nelle buche in ragione di 100-200 g per pianta.

La messa a dimora.
I periodi migliori per la messa a dimora sono l'autunno e la primavera. In ogni caso le piante devono essere nel loro periodo di dormienza, cioè prive di foglie.

La scelta
La scelta delle specie o delle varietà va fatta in primo luogo in base al clima della zona dove si intende impiantarle. Nella scelta non va considerata solo la rusticità della pianta, ma anche il periodo di fioritura: alcune piante sono abbastanza rustiche da resistere ai climi freddi, ma hanno fioriture estremamente precoci, con fiori che vengono facilmente danneggiati dal freddo, per cui anche se la pianta in sé resiste bene al clima, spesso non riesce a portare a maturazione i frutti. 

In linea di massima, però, i meli e i ciliegi sono le piante che si adattano meglio ai climi freddi, seguite da peri e susini. Il pesco può dare qualche problema, soprattutto se la zona va soggetta a sbalzi di temperatura repentini. 

Anche la scelta dei portainnesti ha un ruolo importante in quanto per alcuni generi influiscono sulla vigoria delle piante. Infine vanno scelti anche in funzione del terreno: per esempio, per il melo le piante innestate su portainnesto franco (cioè su piantine ottenute da seme) sono più vigorose e si adattano meglio ad alcune condizioni di terreno come quelli calcarei o pesanti, mentre quelle innestate su portainnesti clonali (piante ottenute per propagazione vegetativa, in genere talea o in vitro) restano più compatte ed entrano in produzione precocemente, ma sono meno longeve.

La potatura
La potatura ha un ruolo importante per garantire una buona produzione di frutti e facilitarne la raccolta. 

Si possono distinguere la potatura di formazione e la potatura di produzione
Con la potatura di formazione possiamo dare una forma diversa alla pianta, le diverse conformazioni si possono raggruppare in forme appiattite e forme di volume. 

Clicca sulle immagini per ingrandirle.

Esempi di potatura in forma appiattita
Esempi di potatura forme in volume

La potatura di produzione inizia qualche anno dopo la messa a dimora, vale a dire quando le piante cominciano a produrre frutti. Il suo scopo è quello di equilibrare l'attività vegetativa e quella produttiva della pianta: senza potature in realtà, la pianta produrrebbe una maggiore quantità di frutti, ma la loro qualità sarebbe notevolmente peggiore e si verificherebbe il rischio della cosiddetta alternanza di produzione, anni di altissima produzione alternati ad altri a produzione molto ridotta.

 Per effettare correttamente la potatura di produzione bisogna conoscere su quali rami produce la pianta. Questo implica che la potatura debba essere eseguita rispettando i rami destinati ad andare in produzione, cercando comunque di favorirne il rinnovamento. Quando gli alberi tendono ad esaurirsi o sono stati trascurati per diversi anni, può rendersi necessaria una potatura di rinnovamento, in questo caso si cerca di far riprendere la produzione selezionando accuratamente pochi rami. Questo tipo di potatura serve anche per riordinare esemplari eccessivamente disordinati.

Malattie e parassiti.
Le piante da frutto sono soggette all'attacco di malattie e parassiti, oltre a regolari cure preventive, richiedono di frequente trattamenti curativi. Nella scelta del trattamento è importante orientarsi su prodotti che presentino la minor tossicità per l'uomo, gli animali domestici e gli insetti impollinatori. Vanno inoltre evitati gli interventi in fase di fioritura e quando i frutti stanno per essere raccolti. E' buona norma farsi consigliare da esperti sulla scelta dei prodotti e sui periodi di applicazione, portando un rametto della pianta come campione e descrivendo minuziosamente i sintomi.

Consigli per l'acquisto
Gli alberi da frutto possono essere acquistati a diverse età, ma più sono giovani più facile è la messa a dimora e la ripresa vegetativa. In genere le piante si acquistano a un anno dall'innesto, in forma di astoni. Le piante di 2-3 anni presentano invece un abbozzo di formazione realizzato dal vivaista, ma solo piante di 4 anni presentano branche e rami già predisposti nella forma voluta. Per stabilire l'età di una pianta basta sapere che nel primo anno si sviluppa il fusto, nel secondo anno da questo si dipartono alcuni rami e nell'anno successivo questi rami ramificano a loro volta; quindi, se la branca più bassa si presenta ramificata, l'albero ha almeno 4 anni. Fanno eccezione i peschi, che presentano spesso ramificazioni anticipate, vale a dire che nel primo anno il fusto presenta già delle branche. 

Vediamo insieme alcune specie, prendendone in esame le caratteristiche colturali, per determinare quale si adatta meglio al nostro clima e al nostro terreno.

I principali alberi da frutto
 

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