E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Come difendere le piante dal gelo

Perchè le piante crescano rigogliose, non basta sistemarle in un terriccio ben dosato, fornire loro gli elementi fertilizzanti, potarle in determinati periodi e curare che siano sufficientemente innaffiate, ma bisogna anche difenderle da alcuni fattori ambientali che possono danneggiarle seriamente: l'aria inquinata dalle esalazioni dei camini, il forte vento, l'eccessiva umidità, il freddo intenso. 

Occorre perciò provvedere a creare intorno alle piante un ambiente confortevole; questa non è un'impresa difficile, sono sufficienti alcune semplici precauzioni. Di seguito alcuni suggerimenti utili per combattere il:


Gelo.
Molte piante che si coltivano in giardino o in terrazzo sono rustiche, cioè resistenti al morso del gelo. Tuttavia ve ne sono diverse che, pur sopportando il freddo, possono essere seriamente danneggiate quando, come accade spesso, al gelo si uniscono abbondanti precipitazioni. Ecco perchè è importante riparare durante l'inverno tutte quelle piante sistemate in piena terra che sono sensibili ai ristagni dell'acqua, e tutte le piante sistemate in vasi o cassette, dove il freddo può raggiungere le radici molto più agevolmente.

Da premettere che tutte le piante di origine tropicale dovranno essere ricoverate in casa, tra i rimedi per proteggere le altre piante, quali gli Oleandri, i Solanum e Lippia, erbacce perenni mezzo-rustiche come Pentstemon e Kniphofia , bulbi da fiore, come Amaryllis e Hippeastrum, (che non è talvolta consigliabile togliere da terra o dai vasi), vi è senz'altro il metodo molto semplice di accumulare alla base della pianta legnosa o sopra i bulbi, uno strato di foglie, di strame, di paglia, cioè materiali coibenti che impediscano il rapido raffreddamento del terreno: un palmo di foglie secche, per esempio, impedisce al terreno di gelare anche se il termometro scende a 5 o 6 gradi sotto zero.

Se il suolo è molto argilloso e si teme che l'umidità giochi brutti scherzi, si possono collocare sopra i cespi delle piante perenni, oppure sopra il terreno in cui riposano i bulbi, delle comuni tegole, o anche dei teli di plastica accompagnati o no, secondo il bisogno, dallo strato di foglie e paglia. Le piante arbustive, specialmente quelle a foglie persistenti, possono essere rinchiuse in gabbie di plastica (che fungono da piccola serra), oppure più semplicemente, riparate con una stuoia di paglia tesa verso nord e con un tettuccio di paglia, lasciando la pianta libera verso il sole.

Se le piante sono in vaso, la cosa più semplice da fare è di addossarle a un muro esposto a mezzogiorno e accumulare contro i vasi foglie, stracci, paglia, giornali, ecc. Non appena le giornate si fanno meno fredde e i grandi geli sono passati non si deve indugiare a togliere i materiali accumulati sul terreno e attorno alle piante; ritardando si impedirebbe ai benèfici raggi del sole di incominciare a riscaldare il terreno, e quindi di imprimere nuova vita alle gemme che attendono solo il momento propizio per sbocciare.



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