E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Canarini


La notevole varietà di gorgheggi e di trilli, la ricchezza dei registri, posseduti da questo minuscolo cantore, sono ineguagliabili; gli intenditori e gli appassionati acquistano i migliori esemplari a prezzi elevatissimi.

Ogni anno, in molti paesi del mondo e d'Italia,  è possibile assistere a un curioso spettacolo: decine di gabbiette, allineate in un giardino o in un ampio loggiato, da cui si leva un susseguirsi di trilli, di cinguettii, di eleganti volatine di note; intorno, uomini dall'aria grave passeggiano in silenzio, chinandosi ogni tanto ad ascoltare presso una o l'altra gabbia. E' la gara di canto dei canarini, questi piccoli prodigiosi tenori del mondo degli uccelli, una gara che si conclude spesso con la vendita, a cifre altissime, dei migliori esemplari.

Il canarino, quale noi lo conosciamo, è un uccellino, dal piumaggio giallo, grosso quanto un passerotto, dal becco fine e aguzzo: tuttavia, il colore è il prodotto di una  mutazione, avvenuta un paio di secoli fa in un allevamento europeo, ed è caratteristico degli uccelli in cattività.

Nei paesi originari, Madera e le isole Canarie, dove esso vive allo stato selvatico, il piumaggio è verde, screziato di grigio sulle ali e dorato sul dorso e sul petto. La sagoma e le dimensioni variano secondo le razze, anch'esse prodotte per mutazione nei vari paesi in cui il canarino è stato importato: quello che abbiamo descritto qui sopra è il canarino comune.

La razza olandese, per esempio, produce esemplari molto più grossi, dalle zampe lunghe, gobbuti e col piumaggio arruffato: la razza belga è simile alla precedente, anch'essa cioè con quella curiosa gobba sul dorso, ma a piumaggio liscio. Gli allevamenti inglesi hanno prodotto la razza Yorkshire, di forma piuttosto allungata e smilza, la Lancashire, di grosse dimensioni ma di forma normale, la Norwich con una sorta di cappuccio sulla nuca.

Ciò che indusse i primi europei che colonizzarono le Canarie, nel XVI secolo, a catturare e riportare in patria qualche esemplare di questi uccellli, fu, più che la bellezza del piumaggio e la forma graziosa, la meravigliosa varietà e freschezza del canto, che trova un paragone soltanto nella voce splendida dell'usignolo.

Come accade per quest'ultimo, anche fra i canarini, solo i maschi cantano; e fra le varie razze gli amatori prediligono l'Olandese, e la Belga. L'allevamento non presenta difficoltà, dato che il canarino, a differenza dell'usignolo, si adatta benissimo alla cattività. Le covate, tre o quattro all'anno, ognuna di quatto o cinque uova, sono facilitate dall'immissione nella gabbia di cestini in cui la coppia di uccellini si prepara il nido con cotone, filacce e piume: le uova si schiudono dopo circa tredici giorni e i piccoli impiegano tre settimane per imparare a volare e circa un mese prima di riuscire a nutrirsi da soli senza l'imbeccata della mamma.

A questo punto, se si vogliono ottenere dei buoni cantori, i piccoli devono venire separati dai genitori e isolati, ciascuno in una gabbia, in modo che odano solo il canto del maestro, che è un maschio adulto e di buona voce. Quanto al cibo, il canarino non è molto schizzinoso: pane inzuppato e semi di ravizzone vanno benissimo durante la crescita e più tardi ogni tipo di seme, foglioline tenere d'insalata, frutta succosa e specialmente fichi per cui questi uccellini sembrano avere una spiccata preferenza.

I canarini possono venire incrociati, e lo sono spesso, con uccelli nostrani simili a loro per dimensioni e per razza, come il cardellino, il lucherino, il verzellino: i migliori sono i due ultimi incroci, da cui si ottengono spesso buoni cantori. Ciò che più stupisce, nel canto del canarino, è la notevole varietà di gorgheggi e di trilli, l'agilità con cui il piccolo artista si arrampica sulle più ardue vette del pentagramma, la ricchezza dei registri: si direbbe che non un semplice istinto, ma un vero genio canoro, un illuminato desiderio di armonia animi il minuscolo uccellino, immagine degli splendidi cieli e delle isole lontane che esso non conoscerà mai.



Elenco di seguito alcune specie: