E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Lobelia


Nome scientifico Lobelia, della famiglia delle Campanulaceae, origine America, Australia, Sudafrica.
Al genere Lobelia appartengono più di 200 specie di piante erbacee e suffruticose (con fusto legnoso solo alla base), annuali e perenni, semirustiche e rustiche. Sono caratterizzate da una splendida e abbondante fioritura estiva, formata da piccoli fiori tubulosi, bilabiati, cioè dalla corolla divisa in due lobi a forma di labbra, con il labbo inferiore di maggiori dimensioni, a 2-5 lobi. Tra le specie più diffuse, Lobelia erinus è perenne, semirustica, originaria del Sudafrica. Le foglie basali sono ovali, mentre quelle superiori sono lineari, appuntite, color verde chiaro. I fiori della specie tipica sbocciano da maggio a fine settembre e sono di un azzurro chiaro.


Coltivazione
Le specie perenni vengono generalmente utilizzate per le bordure erbacee e per le aiuole; quelle annuali, ma anche molte specie perenni trattate come annuali, vengono coltivate in vasi, mastelli, cestini da appendere, su balconi e terrazzi. Alcune specie sono adatte per ambienti umidi, come stagni, zone paludose, laghetti. Le lobelie prediligono un terreno molto fertile, che trattiene l'umidità. In giardino le specie perenni semirustiche vanno protette durante l'inverno con una pacciamatura di paglia, foglie o altro materiale.

Le lobelie prediligono posizioni parzialmente ombreggiate, preferibilmente un po' riparate. Tra le lobelie vi sono sia specie rustiche sia semirustiche e la temperatura ottimale è di 15-20°C. Le lobelie vanno annaffiate abbondantemente in primavera-estate. Non sono generalmente sensibili ai ristagni idrici. La rinvasatura si effettua in maggio, per le specie annuali e quelle trattate come tali, mentre per le atre specie si può anticipare ad aprile.

Moltiplicazione. 
Si effettua per seme: le specie annuali vanno seminate in febbraio, coprendole appena con una compsta da semi e mantenendo una temperatura di 16-18°C. Le giovani piantine si trapiantano, opportunamente distanziate, e vengono fatte crescere a circa 10 °C. La messa a dimora va fatta a maggi. Le specie perenni si seminano invece in marzo, alla temperatura di 13-16°C. Dopo la nascita si trapiantano, distanziate, per essere poi messe a dimora l'anno successivo in aprile; se le piante sono sufficientemente formate, si possono mettere a dimora anche nello stesso anno della semina. Le specie perenni si possono moltiplicare anche per divisione dei cespi, in marzo.

Malattie e parassiti. 
In genere le lobelie non soffrono di particolari malattie: se le piante crescono stentatamente e tendono a seccare, è probabile che si tratti di annaffiature troppo scarze o del risultuato di una esposizione al sole diretto.

Consigli per l'acquisto
I semi delle lobelie, che si acquistano a fine inverno, si trovano piuttosto facilmente presso i garden centre, alcuni fioristi e i vivaisti in genere. In primavera si possono acquistare piantine fiorite in vaso, che continueranno a fiorire per tutta l'estate.


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