E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Olivello spinoso: bacche supervitaminiche


Nome scientifico Hippophae della famiglia delle Elaeagnaceae, origine: Asia, Europa. 
Al genere Hippophae appartengono 3 specie di cespugli o piccoli alberi a foglie decidue. La specie più diffusa è Hippophae rhamnoides (prende il nome di olivello spinoso perchè simile all'olivo e provvisto di spine), caratterizzata da un tronco breve, con rami rigidi e spinosi e rametti grigio-argentei. Le foglie sono semplici, lineari-lanceolate, verdi sulla pagina superiore, grigio-argentee su quella inferiore; ricordano quelle dei salici o quelle dell'olivo. Si tratta di piante diotiche: i fiori maschili e femminili sono portati da piante separate; quelli maschili sono riuniti in amenti (infiorescenze pendule), quelli femminili sono solitari, poco ornamentali; entrambi sono profumati e compaiono in aprile (prima delle foglie) sui rami di un anno. E' necessario coltivare entrambe le piante per ottenre le bacche rotonde od ovali, arancioni, che persistono per tutto l'autunno e l'inverno; sono commestibili, acidule, con un contenuto molto elevato di vitamina C.


Coltivazione
Gli olivelli spinosi sono coltivati in giardino per la bellezza del fogliame e delle bacche, in esemplari singoli o in gruppi, anche per formare siepi. Si adattano molto bene alle zone litoranee, dove sono utilizzati anche per barriere frangivento grazie alla loro resistenza ai sali marini. Si mettono a dimora tra ottobre e febbraio. Non hanno particolari esigenze di terreno, purchè sia ben drenato. La distanza di impianto nelle siepi è di circa 50 cm, mentre per le barriere frangivento si può arrivare a circa 1,5 cm. La potatura non è generalemente necessaria, tranne che per le piante delle sipi che devono essere potate in agosto e, se serve, anche in inverno.

Preferiscono posizioni soleggiate ma si adattano anche all'ombra parziale. Si tratta di piante resistenti alle alte e alle basse temperature. Grazie all'eccellente resistenza all'ardità, non è praticamente mai necessaria l'annaffiatura, se non per le piante giovani appena messe a dimora. Tenere pulita la pianta eliminando i rami secchi, danneggiati o mal disposti.

Moltiplicazione.
Il metodo più utilizzato è la semina, anche se non permette di determinare con sicurezza il sesso della pianta ottenuta. I semi vanno preventivamente posti a strati nella sabbia, perchè possano perdere le sostanze che impediscono loro di germinare presenti subito dopo la raccolta. Si semina in ottobre in una composta da semi in luogo riparato ma non riscaldato. Appena sono maneggiabili, le piantine devono essere invasate singolarmente. Si mettono a dimora già a partire dall'autunno successivo. Meno utlizzate sono le talee (anche radicali) e le propaggini.

Malattie e parassiti
Si tratta di piante che presentano pochi problemi, anche se occasionalmente possono essere attaccate su foglie e fusti da insetti che provocano ingiallimenti e deperimento delle piante: si controllano con gli appositi insetticidi.

Consigli per l'acquisto.
Le piante di olivello spinoso si trovano presso i vivaisti specializzati e i garden centre più forniti. Perchè possano svilupparsi le bacche è necessario acquistare almeno una pianta maschile ogni cinque piante femminili. Scegliere piante giovani, più facili da mettere a dimora, già ben formate e dall'aspetto sano.


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