E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Clematide


Nome scientifico Clematis, della famiglia delle Ranunculaceae, origine Europa, Asia, America. Al genere Clematis appartengono oltre 250 specie di piante rustiche o delicate, erbacee o legnose, rampicanti, a foglie caduche o sempreverdi, caratterizzate dai bei fiori, doppi o semidoppi. Le specie più significative sono rampicanti. I fiori sbocciano da marzo a agosto a seconda della specie.


Coltivazione
Le Clematis, esclusivamente da esterno, sono tra le più belle piante rampicanti e vengono utilizzate su recinzione (muri e cancellate), pergole, gazebi, graticci e altri sostegni. Sono piante che si adattano a diversi tipi di terreno, ma preferiscono quelli alcalini. La maggior parte delle specie Clematis è abbastanza rustica. Esistono però specie e varietà semirustiche o delicate, alle quali, in inverno, nelle zone a rischio di gelate, è opportuno staccare i tralci dai loro sostegni, appallottolarli, facendo attenzione a non danneggiarli, e ricoprirli con sabbia o terra.

Esposizione
Le Clematis si adattano meglio a posizioni soleggiate, purchè la base del fusto sia protetta dal sole diretto.

Temperatura
Queste piante possono resistere fino a una temperatura minima che oscilla da -10°C a 5°C, a seconda della specie. Quella ottimale è di 15-20°C.

Annaffiatura
Le Clematis sono abbastanza sensibli alla siccità: è opportuno quindi bagnare abbondantemente nei periodi molto caldi.

Toelettatura
In genere è meglio non potare le Clematis, se non per alleggerire le piante o per eliminare eventuali tralci secchi. Nel caso fosse necessario, si tagliano a un terzo della lunghezza i tralci molto densi di foglie.

Moltiplicazione
Per le Clematis rampicanti si prelevano in luglio, dai rami giovani, talee lunghe da 10 a 15 cm, con un paio di gemme alla base, da piantare in un substrato composto di torba e sabbia in parti uguali. Dopo la radicazione si piantano in vasetti da 8 cm per poi trapiantarle in contenitori di misure sempre maggiori, che andranno interrati nella primavera successiva; la messa a dimora definitiva si fa in ottobre. Per le specie erbacee, le talee, lunghe 7-8 cm, si devono invece prelevare in aprile-maggio. Con i loro lunghi tralci le Clematis sono adattissime per le propaggini: si interrano in parte i rami, dopo averli incisi sul lato inferiore, in marzo. La semina si effettua solo per le specie e non per le varietà: si interrano i semi in marzo-aprile in una normale composta da semi: dopo la germinazione, le piante vengono trapiantate in vasi da 8-10 cm, da interrare all'aperto.

Malattie e parassiti
In genere le Clematis non hanno grossi problemi. Sui giovani germogli possono apparire gli afidi, da combattere con insetticidi specifici (aficidi). Un altro rischio per i germogli è rappresentato dalle lumache, mentre le forbicine rodono ai margini le foglie e i petali. Il seccume della Clematis, provocato da un fungo, si manifesta con estesi appassimenti: è necessario eliminare le piante colpite. L'oidio (mal bianco) si rivela con una muffa biancastra sulle foglie e sui fiori: si tratta con zolfo o altri fungicidi specifici (antioidici).

Consigli per l'acquisto
Le Clematis sono facilmente reperibili presso i garden centre e i vivaisti; il momento migliore per acquistarle è a fine inverno, quando possono essere messe subito a dimora.


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