E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Begonia "Rosea-picta"


Nome scientifico Begonia albo picta "Rosea-picta" della famiglia delle Begoniaceae, origine Brasile. Fra le circa 900 specie di piante erbacee e suffruticose perenni del genere Begonia quelle originarie raramente vengono coltivate. E' possibile invece trovare in commercio piante della varietà Begonia albo-picta  "Rosea-picta", che vengono utilizzate per lo più in vasi o fioriere in appartamento. Presentano in generale steli eretti, carnosi, con radici fibrose e hanno foglie ovate o lanceolate, a volte coperte da una leggera peluria; spesso sulla lamina superiore sono maculate di bianco o di argento. I fiori sono pendenti, rosa; in alcune varietà i fiori sono più grandi, più numerosi e dai colori molto più variati, compreso il rosso e l'arancio in molte sfumature, fino al bianco. Il massimo della fioritura è in estate anche se è possibile che continui a fiorire fino all'inizio dell'inverno.


La coltivazione
Le piante della varietà Rosea-picta si coltivano in vaso in appartamento, anche se in primavera ed estate possono essere portate su terrazzi o balconi protette dal sole diretto. Il terriccio deve essere composto da 2/3 di torba e 1/3 di sabbia concimato con 20 g di concime complesso per decalitro di terra. In inverno, una volta al mese, aggiungere all'acqua di irrigazione 10 g per decalitro di concime complesso; in primavera-estate, due volte al mese; in autunno ogni 20 giorni. E' preferibile cimare la pianta nel corso del periodo di riposo (dicembre-gennaio), pareggiando la forma, per favorire una fioritura abbondante in primavera. Tagliare con le forbici i rami troppo lunghi a 1 cm sopra una gemma. Nel corso dell'anno, al bisogno, tagliare le branche che modificano l'aspetto estetico della pianta, sempre a 1 cm sopra una gemma. I fiori più vecchi devono staccarsi da soli prima della nuova fioritura. La caduta regolare dei fiori è normale per questa e le altre varietà a fioritura successiva.

Esposizione, temperatura, annaffiatura, rinvasatura.
In appartamento il massimo della luminosità. In esterno deve essere molto luminosa, ma non in pieno sole. La temperatura di crescita e di fioritura ottimale è compresa tra i 15 e i 24 °C.; la minima invece è di 12°C. Annaffiare con moderazione ma con regolarità; in inverno, una volta la settimana; in primavera, 2 volte; in estate, 3 volte; in autunno 2 volte. La rinvasatura è consigliabile effettuarla dopo 6 mesi dall'acquisto, poi ogni anno all'inizio della primavera, utilizzando un vaso appena più grande di quello precedente o sostituendo in parte il vecchio terriccio.

Moltiplicazione
La propagazione avviene per talea apicale lunga 8-10 cm, asportando gli eventuali fiori ascellari e le foglie basali, a fine primavera, utilizzando un substrato composto da torba (2/3) e sabbi (1/3), in luogo riparato. A radicamento avvenuto, le piantine si invasano nel substrato di coltivazione

Malattie e parassiti
Marciumi del colletto e delle radici sono favoriti da eccessi di annaffiature o da ristagni di acqua e possono provocare anche attacchi di muffa grigia. Prevenire mantenendo buone condizioni ambientali, di coltivazione e di pulizia delle piante. Il mal bianco od oidio, frequente in estate, causa l'apparizione di un feltro biancastro su foglie, fusti e fiori: si cura con prodotti a base di zolfo o karathane (che purtroppo però danneggiano i fiori). Tra i parassiti animali, gli afidi, i tarsonemi, i tripidi e gli acari attaccano le piante provocando lesioni su foglie, fiori e steli. Si curano con gli appositi insetticidi, che non devono essere spruzzati sui fiori. macchie oleose sulle foglie possono comparire per la presenza di batteri e di virus. Poichè queste malattie sono incurabili, si prevengono acquistando piante sane e mantenendo buone condizioni di coltivazione. La caduta prematura dei fiori e delle foglie indica che la pianta ha subito un brusco cambio di ambiente; il colore pallido dei fiori indica che la luminosità è troppo scarsa, prestare più attenzione alle esigenze dei luce.

Consigli per l'acquisto
Scegliere piante ben formate con numerosi boccioli. Accertarsi che non vi siano segni di malattie.


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