E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Come far fiorire i bulbi in caraffa


Avete mai provato a far fiorire un bulbo di giacinto in caraffa? E' semplicissimo e davvero divertente, ma occorre sapere bene come si deve fare per non incorrere in un insuccesso.

Anzitutto bisogna procurarsi il bulbo adatto per la fioritura anticipata o, come si dice, per la "forzatura". Lo potrete trovare presso qualsiasi commerciante di sementi, ma si deve specificare chiaramente l'impiego che si vuol farne, perchè i bulbi per caraffa sono preparati in modo speciale: sono cioè i più forti, i più grossi (e i più cari).

Come si procede:

Riempite una caraffa di acqua fino a un dito dalla strozzatura, posate il bulbo nella parte superiore, mettete il tutto al freddo e al buio (eventualmente rivestite la caraffa con un cappuccio di carta nera)
Al freddo e al buio il bulbo comincia a emettere radici, sorvegliate il livello dell'acqua in modo che rimanga costante; dopo un mese o un mese e mezzo il bulbo avrà formato una buona massa di radici che pescano nell'acqua e sarà pronto per la forzatura.


Portate la caraffa in un ambiente caldo (dai 18 ai 20 gradi), avendo cura di mantenerla al buio o di conservarla con il cappuccio di carta nera; con il calore, la gemma centrale del bulbo comincerà a svilupparsi, le foglie ad allungarsi e il fiore a prendere forma; dopo 20 giorni, lo stelo avrà raggiunto la lunghezza di 15 cm e i singoli fiori cominceranno a separarsi gli uni dagli altri.

Questo è il momento di togliere il cappuccio e di collocare la caraffa alla luce (ma non al sole): le foglie gialle inverdiranno rapidamente e i fiori incominceranno subito a prendere il colore della loro varietà.

Questa coltivazione si fa nel periodo invernale (ottobre-novembre), in modo da ottenere belle piante fiorite proprio quando le altre specie sono in riposo. E' inoltre semplice e alla portata di tutti, perchè non richiede nè molto tempo nè molto denaro, ma solo un pò di pazienza.

Come il giacinto, possono essere così trattati i tulipani, i crochi, i narcisi e diverse altre specie di minore importanza. E non soltanto in caraffa, ma anche in vaschette di terracotta, con un terriccio ricco di sabbia. Si abbia sempre l'avvertenza di far trascorrere ai bulbi, come abbiamo detto, qualche tempo in ambiente freddo per la formazione delle radici.

Soltanto il periodo del buio varia; per il tulipano e per il narciso è minore di quello che non sia per il giacinto, giacchè in questo caso gli steli si allungherebbero troppo, compromettendo così la stabilità e l'estetica della pianta.


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