E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

La pulizia del gatto


Anche per quanto riguarda il gatto igiene è sinonimo di benessere e di salute, quindi la prima raccomandazione per chi desidera allevare bene questo animale, fra l'altro estremamente pulito per istinto, è quella di curare quotidianamente la sua "toilette" e di seguire, con scrupolo, queste norme:

-per gatti di qualsiasi specie procedere ogni giorno a una buona spazzolata; ogni settimana pulire le orecchie usando gli appositi bastoncini coperti da cotone idrofilo che si usano anche per i bambini; lavare gli occhi con acqua borica non fredda o con un leggero infuso di camomilla

-per i gatti a pelo lungo, oltre alla quotidiana spazzolata è indispensabile procedere a meticolose pettinature del mantello da eseguire due volte alla settimana in periodo normale; invece, quando il gatto perde il pelo, cosa che avviene ogni anno, pettine e spazzola debbono essere usati ogni giorno passando prima il pelo nel verso giusto (dalla testa alla coda) e quindi dalla coda verso la testa. Infine, dato che l'animale, leccandosi, ingerisce grande quantità di pelo che potrebbe anche occludergli l'intestino con grave pericolo, è bene somministrargli una volta alla settimana un cucchiaino di olio di vaselina. Per facilitare l'operazione si consiglia di aspirare l'olio in una siringa di plastica, e di iniettare il liquido nel cavo orale del gatto infilando la siringa nell'angolo della bocca, nel punto in cui termina la chiostra dei denti.

-il bagno è una pratica che parrebbe esclusa dalla toilette del nostro Micio, data la ben nota idiosincrasia di questo animale per l'acqua, tuttavia fanno eccezione alla regola i persiani che nella maggioranza dei casi mostrano di gradire assai le abluzioni (da ripetere ogni 15 giorni) e si sottopongono allo shampo con la stessa docilità di un cane. Naturalmente bisogna evitare di bagnare le orecchie dell'animale e di fargli andare il sapone negli occhi. Si consiglia l'uso di speciali saponi da acquistare nei negozi specializzati

-i parassiti, purtroppo, non risparmiano neppure il gatto più pulito e curato, per cui non appena si notasse qualche pulce è bene intervenire usando speciali insetticidi (da acquistare solo nei negozi di animali) oppure passando sul pelo della bestiola (attenzione agli occhi!) un batuffolo di cotone bagnato con alcool canforato al 10%. Durante l'operazione tenere il gatto su un foglio di carta perchè le pulci si staccheranno dal pelo, cadranno a terra e dovranno quindi essere subito eliminate per evitare che qualcuna si riprenda e ricominci a distribuire uova su uova. Importante anche irrorare con un buon insetticida-purchè innocuo per il gatto-la cuccia della bestiola, l'angolo attorno alla vaschetta igienica e il pavimento della zona dove l'animale è solito trascorrere le sue giornate.

-le unghie del gatto non dovrebbero mai essere tagliate, ma in ogni caso l'operazione deve essere eseguita da un veterinario. Per far si che l'animale possa farsi la "manicure" da solo, basta lasciare in terrazza, o in un angolo del corridoio, un pezzetto di tronco con relativa corteccia; questo pezzo di legno, fra l'altro, potrà essere utilizzato come supporto per una pianta ornamentale ed avrà una funzione decorativa tutt'altro che trascurabile.

-non dimenticare l'erba se si vuole che il gatto provveda autonomamente a curare i suoi piccoli disturbi. Infatti, gli  animali sanno per istinto quali sono le foglie capaci di guarire questo o quel malanno e vi ricorrono ogni volta che la loro salute non è perfetta. Gli animali domestici, purtroppo, sentono molto la mancanza di queste cure fitoterapiche, ossia a base di piante medicinali e-nel limite del possibile- è nostro dovere e interesse fornirgli almeno le specie essenziali affinchè essi possano purgarsi o liberarsi lo stomaco senza ricorrere alle disgustose "medicine del padrone". E' consigliabile quindi, seminare in due o tre cassettine un pò di avena, una manciata di semi di erba mazzolina oppure di loietto, senza trascurare la magica erba gattaria (Nepeta cattaria) che esercita sui felini uno straordinario potere di attrazione e che vanta ottime virtù purgative.